Mortal Kombat 1 rappresenta la ciliegina sulla torta di un anno d’oro per gli amanti del genere picchiaduro. Insieme a Street Fighter 6 e Tekken 8 (in arrivo a breve), l’uscita dell’ultimo capitolo della saga di Warner Bros. completa un trittico perfetto per chi ama passare il tempo con gli incontri di lotta.
E se gli altri due videogiochi sono diventati famosi per lo stile di combattimento e la presenza di sottogiochi, Mortal Kombat è da sempre stato sinonimo di violenza e brutalità.

Nato a metà strada tra console e sala giochi, il franchise si è fatto strada guadagnando popolarità a suon di pugni, arti marziali al limite dello splatter e la crudeltà delle fatality, ossia quelle mosse finali cruente e «mortali» che hanno suscitato scalpore e polemiche nel corso degli anni. Un fattore che ha contribuito ad accrescere la fama del videogioco ritagliandosi una nicchia di appassionati che cercavano esattamente quel tipo di picchiaduro: poi con il tramonto delle sale giochi e l’approccio più etico da parte del gaming in generale ha fatto sì che la saga dovesse trasformarsi per riuscire a sopravvivere.

Dopo serie tv, fumetti, film e giochi di carte, Mortal Kombat così ha cambiato approccio e stile di combattimento per avvicinarsi al trend degli ultimi anni ma, contestualmente, mescolandosi anche con il resto della concorrenza che partiva già da una posizione di vantaggio. Così, se gli ultimi tre capitoli non hanno fatto impazzire il grande pubblico, il nuovo Mortal Kombat 1 prova a resettare tutto e a dare un nuovo inizio alla saga con un universo di Mortal Kombat rinnovato dal Dio del fuoco Liu Kang, con una storia inedita e una versione reimmaginata e mai vista prima degli iconici eroi e nemici.

La modalità Storia di Mortal Kombat 1 offre infatti una storia cinematografica con nuove relazioni, cambiamenti inaspettati alle classiche rivalità e storie personali originali per un'ampia schiera di personaggi, mentre le Invasioni, una modalità in cui i giocatori possono attraversare i reami tramite una mappa interattiva, consentono di sperimentare diverse configurazioni dei personaggi e completare numerose sfide per ottenere svariate ricompense, il tutto in un programma stagionale a tema di sei settimane.

La grande novità è l’introduzione dei lottatori Kameo, cioè dei partner (che non puoi impersonare) che ti aiutano in battaglia attaccando l'avversario in autonomia o che ti permettono di creare combo uniche. Selezionati dagli oltre 30 anni di storia di Mortal Kombat, i lottatori Kameo danno un vantaggio a ogni scontro grazie a un arsenale di mosse speciali offensive di supporto, prese uniche, breaker di difesa, fatal blow devastanti e fatality brutali. In più, come è tradizione per la serie, sono stati ingaggiati alcuni attori per doppiare e dare le loro sembianze ad alcuni personaggi nel gioco: è il caso di Jean-Claude Van Damme, Antony Starr, John Cena e Megan Fox che diventano, rispettivamente, Johnny Cage, Homelander, Peacemaker e Nitara.